Concetta Iannibelli: “L’Ospedale di Lagonegro colpevolmente lasciato al suo destino”

In una analisi diffusa nei giorni scorsi, la capogruppo consiliare di Lagonegro Concetta Iannibelli lancia l’ennesimo grido d’allarme in difesa della funzionalità della struttura sanitaria territoriale.

“In seguito dell’attacco Hacker al sistema Ris-Pacs del S.Carlo, non riuscendo l’equipe del Reparto ad inviare le immagini in teleradiologia, c’era bisogno della presenza di un radiologo fisso in presenza.

Più notti sono rimaste scoperte ed il medico del PSA ha inviato gli utenti, anche per sospette fratture alla mano, a Potenza.

Ciò probabilmente anche per sollecitare un cambio di passo per un presidio sempre più abbandonato a se stesso!

Al S.Carlo di Potenza, stessa azienda di Lagonegro, ci sono almeno una trentina di radiologi; se veramente si pensasse ad un futuro del presidio di Lagonegro, a turno questi professionisti dovrebbero coprire i turni di notte anche per Lagonegro, soprattutto in situazioni di emergenza come quelle sopra indicate.

E Non solo!

Ciò risulta, senza troppi veli, un altro tassello di un piano per declassare la radiologia e depotenziare il PSA di Lagonegro.

Dal Sindaco di Lagonegro neanche una parola di protesta in difesa di un presidio che ha sede nel suo territorio!

Spero non ne abbia conoscenza altrimenti risulterebbe un silenzio veramente irresponsabile e irrispettoso di problematiche leggermente più importanti e preoccupanti di quelle cui lo stesso manifesta di prestare quotidianamente attenzione.

E neanche sembra che si adoperi a sapere per porsi a fianco di chi deve risolvere i problemi, come un buon Sindaco deve fare!

Siamo fermi alla proposta di potenziare l’Ospedale con l’utilizzo dell’hotel San Nicola!!!

Dopo di ciò, NULLA-SILENZIO-IMMOBILISMO

Con il presente comunicato ci poniamo al fianco di tutti i dipendenti dell’Ospedale di Lagonegro per come sono costretti a lavorare nonché dell’intera comunità del Lagonegrese che da tempo soffre sempre di più dell’incertezza e della precarietà delle prestazioni sanitarie a causa di una politica sempre più ottusa ed incapace di tutelare gli interessi dei consociati”.

 

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