Bit di Milano: la riflessione di Gigi Scaglione sul ruolo della Basilicata

La BIT di Milano in fondo si conferma per quella che è: una vetrina, a volte competitiva e caciarona, altre espressione di un mondo che conosciamo apparentemente ma che invece va visto ed esplorato.

I convegni, i confronti, gli annunci, le ritualità, le ovvietà, ma anche il lavoro oscuro di operatori e promotori turistici, si scontrano spesso con il fiume di visitatori che cercano dai depliant o dalle foto, angoli sconosciuti ma non inesplorati, del nostro Paese per andare poi sul web a cercare l’occasione migliore per un week end.

In molti la snobbano, altri arricciano il naso, ma nelle fiere o nelle esposizioni, è sempre così e la sobrietà lucana per certi versi, nel passaggio di consegne da Nicoletti a Sarli, (con una struttura consolidata ed efficiente prettamente al femminile) ha avuto il merito di infilarsi nelle stratosferiche rappresentazioni che la Sicilia, la Lombardia, la Sardegna hanno messo in campo con dispendio di risorse e di opportunità da offrire attraverso i loro strumenti ed i loro potenti operatori. Questi ultimi, quelli lucani, in fondo preferiscono il fai da te attraverso le nuove tecnologie, mentre i Comuni hanno saputo guardare oltre, con il coraggio di far vedere che almeno esistono.

Lasciamo stare la quasi irrilevanza delle presenze dei due Capoluoghi, andando oltre la gigantografia di Matera, ma la novità vera, accolta con grande entusiasmo, è stata la presentazione ufficiale della “slittovia” nuovo attrattore delle Dolomiti Lucane, che il Comune di Castelmezzano guidato da Nicola Valluzzi con un gruppo di giovani amministratori e volontari in prima linea forgiati dall’esperienza del Volo dell’Angelo, ha portato direttamente nello stand lucano coadiuvato da un simulatore che ha fatto viaggiare virtualmente quei visitatori che dal 25 Aprile potranno godersi lo spettacolo dal vivo.

L’altro elemento di novità, il lancio ufficiale della ricerca di sostegno ad Aliano, il paese di Carlo Levi e dei Calanchi illuminati dai racconti di Franco Arminio, che il suo Sindaco Gigino Di Lorenzo, fortemente si ostina a ricercare, per farla diventare la Capitale della Cultura Italiana. Sforzo sovraumano contro altre nove nobili comunità italiane anch’esse alla ricerca di sponsor importanti che pure si stanno dando da fare in ogni dove, come verificato proprio alla BIT.

🌾Ma la candidatura diventa tanto più forte quanto più viene espressa da una spinta popolare che bisogna sollecitare, ricercare, alimentare, come ha fatto nella kermesse culinaria e musicale  al Mercato Centrale della Stazione di Milano e come farà a Firenze, Roma e dintorni.

E le nostre comunità lucane in Italia e nel Mondo, ancor più quelle europee di quelle d’Oltreoceano, devono far sentire la loro voce ed essere sollecitate in tale direzione. Manca ancora questa spinta ma si può fare.

Il Turismo delle Radici aveva anche questo compito. Se ne è capito poco invece in questa direzione e si continua ancora nell’errore di non immaginare attraverso anche un censimento di memoria delle presenze reali dei Lucani nel Mondo quali strategia adottare per invogliarli a ritornare a gruppi interi incentivandoli e sostenendoli nei costi a volte proibitivi (penso ai sudamericani) di mobilità verso la Basilicata. Andando Oltre i numeri sulle presenze e sul rapporto costo/benefici, che devono certo interessarci per farli diventare punti di partenza e non di arrivo. E qui entrano i gioco i gemellaggi tra comunità da rilanciare e anche un nuovo ruolo dell’ associazionismo sperando di non disperdere o distruggere il patrimonio costruito negli anni. Più terze e quarte generazioni viaggiano e si muovono, più se ne intercettano per riprendere il filo dell’esistenza delle nostre comunità destinate altrimenti all’estinzione.

Più collegialità tra enti e strutture si impone in questa stagione ed il compito che spetta al nuovo corso della guida di Margherita Sarli è per questo molto impegnativo ed ardito.

Onore e merito poi alla continua ed importante tradizione dei #volontari lucani nell’essere promotori di cultura e turismo presso la Fiera del Turismo più prestigiosa d’Italia al fianco delle Amministrazioni comunali, della Regione Basilicata, dell’ ANCI, dell’ APT Basilicata, dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (UNPLI), dell’associazione “I Borghi più Belli d’Italia” e di tutti gli Enti pubblici e privati interessati.

Grazie, quindi, anche alle ProLoco che anche in questa occasione hanno sacrificato tempo e risorse al fine della promozione della Basilicata.

Luigi Scaglione

 

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