Straordinario riconoscimento in America per la startup del dottor Luigi Piro di Lagonegro

È un giorno importante per Luigi Piro, giovane talento originario di Lagonegro, che oggi riceve per la seconda volta il prestigioso Premio della Fondazione America per l’Innovazione nelle Startup. Un riconoscimento che suggella l’impegno, la visione e la determinazione di un imprenditore che ha fatto dell’innovazione il cuore pulsante della sua attività.
Laureato in Economia e Management presso l’Università LUISS di Roma, Luigi Piro ha saputo distinguersi sin da subito per la sua capacità di coniugare solide competenze accademiche con un’intuizione imprenditoriale fuori dal comune. La sua startup, Check, è diventata in breve tempo un modello di efficienza e intelligenza tecnologica nel settore dei servizi digitali, attirando l’attenzione di investitori e istituzioni sia in Italia che oltreoceano.
Con un approccio centrato sulla sostenibilità, la trasparenza e il supporto concreto alle piccole imprese, Check ha saputo rispondere alle sfide del mercato contemporaneo offrendo soluzioni smart e scalabili. Un progetto nato da un’idea semplice ma potente: rendere più facile e sicura la gestione operativa delle aziende attraverso l’uso di strumenti digitali accessibili.
Il secondo riconoscimento da parte della Fondazione America non è soltanto un tributo al successo della sua azienda, ma anche alla capacità di Luigi Piro di rappresentare l’Italia all’estero come simbolo di talento giovane e dinamico. Il suo percorso dimostra come anche dai piccoli centri del Sud possano nascere storie imprenditoriali capaci di varcare i confini nazionali, portando innovazione e orgoglio al nostro Paese.
“Oggi più che mai credo nella forza delle idee, soprattutto quando nascono da un’esigenza reale e sono portate avanti con passione e competenza”, ha dichiarato Piro durante la cerimonia di premiazione. “Questo premio è uno stimolo a fare sempre meglio e a guardare lontano, senza dimenticare le radici da cui tutto è cominciato.”
Luigi Piro è la dimostrazione concreta che il futuro dell’Italia passa anche dalle sue startup, e che l’ambizione, se alimentata da studio e determinazione, può diventare una leva per cambiare il mondo.

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