“In questi giorni concitati per la politica lauriota tantissimi cittadini ci stanno chiedendo cosa stia accadendo e se davvero alcune vicende legate al tragico crollo del Palazzetto stiano mettendo in crisi la maggioranza.
Cominciamo col dire che non è nostra intenzione entrare nel merito delle questioni tecniche e legali né ci interessa in questa sede certificare una eventuale crisi del governo cittadino (i fatti parlano da sé).
Quello che ci proponiamo di fare col presente comunicato è informare i cittadini su quanto sta accadendo anche e soprattutto alla luce dei rilevanti interessi pubblici coinvolti.
Il Comune di Lauria avrebbe raggiunto una intesa (seppure non ancora formalizzata) con uno dei soggetti il cui immobile ha subito danni in seguito al crollo del Palazzetto.
La legge consente infatti alla Pubblica Amministrazione di addivenire ad un accordo stragiudiziale e cioè ad una transazione che mette fine alla controversia senza aspettare l’esito del giudizio di merito e cioè la sentenza in sede civile.
Una decisione così importante e delicata avrebbe dovuto coinvolgere tutti gli organi della filiera decisionale con in testa sindaco e consiglieri dal momento che l’ultima parola sulla transazione spetta proprio al Consiglio comunale (supremo organo di indirizzo) ma
lo stallo attuale e le tensioni all’interno della maggioranza ci dicono, invece, che la volontà dell’ente non sia (ad oggi) né piena né chiara né manifesta.
Ed è questo il vero punto politico: come si può portare avanti un accordo transattivo di questa importanza (il Comune dovrebbe pagare 830.000 euro alla controparte) senza uno schema che abbia coinvolto tutti e fin dall’inizio?
Il Comune si trova ad oggi a metà del guado senza sapere se andare avanti o indietro.
Un pasticcio senza precedenti su uno dei provvedimenti potenzialmente più pesanti della legislatura.
Ma ciò che preoccupa maggiormente (al di là di questo singolo atto) è l’atteggiamento incerto dell’amministrazione comunale, che sembra incapace di fare scelte chiare rispetto all’intera posizione debitoria (risarcitoria).
Non ci si può muovere in ordine sparso o con soluzioni parziali ed estemporanee (senza avere una strategia complessiva).
Chiediamo al Sindaco e alla maggioranza di assumersi fino in fondo il peso politico di questa fase, di uscire dall’ambiguità, di spiegare alla città quale strada intendono percorrere.
Coniugare i “giusti risarcimenti” con la ‘salvaguardia delle finanze pubbliche’ non è un compito facile ma chi ha scelto di governare deve assumersi anche questa responsabilità”.