Non è un momento esaltante per la Maggioranza consiliare di Lagonegro. Le recentissime dimissioni dell’assessore Luciano Mastroianni sono state un brutto colpo per il sindaco Falabella chiamato ad indicare la migliore strada possibile per uscire dalle secche amministrative.
Il governo cittadino dovrà certamente mettere in campo una rinnovata strategia per un miglior dialogo con la popolazione che ha dato ampia fiducia al nuovo corso lagonegrese. Ma qualcosa va ridefinito con urgenza. Saper valorizzare il lavoro svolto è fondamentale. Bisognerà impegnarsi in questo ambito. Forse ci si aspettava di più da Salvatore Falabella dalle indubbie qualità e competenze. Non mancano certo di progettualità gli amministratori, ma la sensazione è che avviene tutto sottotraccia. Magari è uno stile che può far anche onore ma rischia di disorientare le persone e rendere vano l’impegno.
La città purtroppo, continua ad essere divisa e livorosa. Pochi, davvero pochi, lavorano per un dialogo costruttivo. A cosa serve il muro-contro-muro?
Acuni selfie ci restituiscono immagini assai dolorose per la città.
Non dovrebbero esserci più inaugurazioni senza il sindaco, non può essere un vanto mettere in campo iniziative senza il patrocinio del Comune. Ma che figura ci fa Lagonegro? Che autorevolezza può vantare?
Va ritessuta una tela che potrà avere anche aspetti dolorosi e forse contraddittori, ma Lagonegro non può camminare in ordine sparso. Arroccarsi non serve a nulla…. si inventi un modus operandi nuovo…che possa essere anche spiazzante…che richiami tutti alle proprie responsabilità!
E’ fantapolitica un incontro istituzione tra il sindaco ed il consigliere regionale sulle prospettive della città?