Emidio Bruno, Giacomo Antonio Cantisani, Giovanni Viscione.
Tre minatori, tre uomini, tutti intorno ai quarant’anni che caddero in una notte di fatica senza alba.
Era il 20 Ottobre del 1965 quando una mina inesplosa nella galleria in località Galdicello spezzò
tre vite.
Sono passati sessant’anni.
E’ stata la tragedia con il più alto numero di morti sul lavoro mai avvenuta a Lauria.
Ci si sarebbe aspettato che, durante la festa dei minatori celebrata ieri sera nella villa comunale,
organizzata dalla neonata Associazione dei minatori di Lauria e del lagonegrese, un po’ di spazio
fosse riservato alla terribile tragedia di sessant’anni fa.
Solo in un brevissimo passaggio del moderatore della serata, il giornalista RAI Angelo Oliveto, si è
accennato al fatto ricordato a Lauria come la tragedia delle Condotte.
Ma non toccava certo a lui essere più approfondito e dettagliato nel ricordare i fatti del 1965.
Durante la manifestazione “ Sulle strade dei minatori tra passato e futuro” nel corso della quale è
stata più volte sottolineata la tragedia di Marcinelle avvenuta sessantanove anni fa in Belgio, ci si
sarebbe aspettato che almeno i nomi dei tre minatori scomparsi nella tragedia delle Condotte
fossero degnamente ricordati.
In una manifestazione voluta dalla Fillea CGIL. Organizzata per ricordare, sì per ricordare, e far
riflettere, oltre ai fatti di Marcinelle di sessantanove anni fa, un passaggio più ampio poteva di
certo essere dedicato al ricordo di Emidio, Giacomo Antonio e Giovanni.
Tre nomi dietro ai quali ci sono tre famiglie che hanno comvissuto per sessat’anni con un dolore
incancellabile.
Famiglie che, insieme a quelle degli otto feriti di sessant.anni fa erano ieri sera tra il pubblico.
Famiglie che sono rimaste perplesse nel non sentire negli interventi un dovuto ricordo per il loro
cari rimasti nell’oblio.
La neonata Associazione dei minatori di Lauria era sicuramente a conoscenza dei fatti accaduti nel
1965 ed i parenti in più occasioni avevano manifestato la volontà di non trscurare , nella
ricorrenza del sessantenario, oltretutto a Lauria, il fatto più grave avvenuto sul lavoro in questa
città.
Chissà se nel libro di prossima pubblicazione, dedicato alla storia dei minatori lucani e calabresi
di cui si è parlato ieri sera, ci sarà uno spazio adeguato per la tragedia delle Condotte.
Noi siamo a disposizione per fornire il materiale in nostro possesso. Per il momento la nostra
intenzione è quella di organizzare per il prossimo 21 Ottobre una manifestazione tesa a celebrare
degnamente il sessantenario.
LA FAMIGLIA DI EMIDIO BRUNO