Con molta probabilità ci si metterà una pietra sopra ma nell’ultimo Consiglio Comunale è accaduto un fatto di una grande rilevanza politica ma difficile da trasferire ai lettori. Il Psi ha presentato due mozioni su questioni molto grandi: il suicidio assistito e la registrazione all’anagrafe di famiglie omogenitoriali.
Mentre la seconda questione è stata approvata sull’onda emotiva riassumibile nel concetto …che fine faranno i bambini di queste coppie senza alcun diritto? La questione del suicidio assistito ha provocato non poco malessere nella Maggioranza; più di qualcuno a mezza voce ha affermato…questo è troppo... può un Consiglio Comunale decidere queste cose? Lo stesso timido mondo cattolico rappresentato in Consiglio ha preso una sbandata non da poco non andando oltre l’astensione. Granitico invece Antonio Rossino che con chiarezza ha votato ‘no’ alle due mozioni. Alla fine il suicidio assistito non è passato.
Si riparlerà in Consiglio di suicidio? Vedremo. Occorrerebbe maggiore approfondimento tra i consiglieri e i partiti locali, le assocaizioni, magari si dovrebbe esortare lo Stato a fare la sua parte.
In questi anni, convinto assertore delle tesi evidenziate è l’avvocato Italo Grillo. Il tenace componente di + Europa potrebbe provare a ricostruire una maggioranza su un tema molto divisivo (suicidio). Più di qualche consigliere comunale, a fine seduta, ha affermato che dovrebbe essere lo Stato a decidere per tutti con una legge. Ma sappiamo che questo non sta avvenendo. Il cognome Zan dovrebbe ricordare qualcosa.
Infine, una riflessione sulla incisività della presenza culturale e sociale del mondo cattolico nelle istituzioni andrebbe fatta nel rispetto dello Stato laico che però non può zittire i valori in questo caso cristiani. Sarà una bestemmia riferirsi in aula al cristianesimo come rifermento ideale e e morale? Almeno nel confronto…