Padre Francesco Ielpo di Lauria è il nuovo Custode di Terra Santa

Prestigiosa notizia per Lauria e la Basilicata. Padre Francesco Ielpo, già delegato della Custodia in Italia, il francescano succede a padre Francesco Patton nominato nel 2016 e riconfermato nel 2022. “Il servizio che l’Ordine e la Chiesa mi hanno chiesto, – sottolinea padre Ielpo – mi ha fatto percepire l’enorme sproporzione tra la mia misera persona e il compito che mi viene richiesto, in particolare nell’attuale momento storico”

Papa Leone XIV ha confermato l’elezione di padre Francesco Ielpo, O.F.M., a Custode di Terra Santa e Guardiano del Monte Sion, avvenuta da parte del Ministro Generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori con il suo Definitorio.

Una lunga missione

Padre Ielpo ha 54 anni, è nato a Lauria, in provincia di Potenza, il 18 maggio 1970. Entra in convento duranti il periodo degli studi universitari, professa solennemente nell’Ordine Francescano dei Frati Minori nel 1998; nel 2000 è stato ordinato presbitero. Numerosi gli incarichi a cui è stato chiamato: insegnante di religione fino al 2010; dal 2000 Rettore dell’Istituto Franciscanum Luzzago a Brescia; definitore provinciale della Provincia lombarda per tre anni fino al 2010; parroco di Sant’Antonio di Padova a Varese (2010-2013).

Dal settembre 2013 al 2016 è stato Commissario di Terra Santa della Lombardia, continuando l’incarico dal 2016 al 2023 per la Provincia del Nord Italia. Dal 2014 è membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Pro Terra Sancta. Dal 2022 è presidente della Fondazione Terra Santa, delegato del Custode di Terra Santa per l’Italia, delegato Generale per la ristrutturazione delle Province in Campania, Basilicata e Calabria.

“Un’enorme sproporzione”

In una dichiarazione ai media vaticani, padre Ielpo ha sottolineato come “il servizio che l’Ordine e la Chiesa mi hanno chiesto, immediatamente, mi ha fatto percepire l’enorme sproporzione tra la mia misera persona e il compito che mi viene richiesto, in particolare nell’attuale momento storico”. “Il padre spirituale mi ha detto: ‘è bella questa sproporzione, questo non essere capace! Perché vuol dire che c’è lo spazio perché agisca qualcun Altro, perché agisca lo Spirito Santo!’. Quindi, come nel giorno della mia Professione religiosa – ha concluso – mi affido a Dio, alla Chiesa, al mio Ordine e ai miei confratelli!”

Fonte: Vatican.va

 

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